<!– Ipnotista per caso –>
Carlo l’ho conosciuto tramite il mio amico del cuore. È un attore professionista, ha una dozzina d’anni più di me e s’interessa d’ipnosi. Anch’io m’interesso d’ipnosi e ho letto di tutto sull’argomento: guide fai-da-te pubblicate da editori tarocchi e lavori scritti con piglio scientifico e pesanti da digerire. Dopo tutte queste letture, ho poche illusioni sui limiti della faccenda: m’interessa sostanzialmente riuscire a indurre uno stato d’ipnosi almeno leggera in un soggetto consenziente.
Carlo si offre come cavia e organizziamo un incontro da me. Anche il mio amico è presente. Incomincio con le cadute, all’indietro e in avanti. Riescono benissimo al primo colpo e la faccenda mi puzza: questo è un attore, forse sta facendo una prova generale e la cavia in realtà sono io? L’incontro finisce presto, ma siamo d’accordo: l’esperimento va ripetuto con più tempo a disposizione.
La settimana successiva, Carlo e il mio amico si presentano di nuovo da me. Senza troppi preliminari, cerco d’indurre uno stato di pre-ipnosi basata soltanto sulla suggestione verbale (niente pendolo da fissare, per capirci). Sembra funzionare bene, ma chissà: non è che Carlo si sta prendendo gioco di noi? Nel dubbio proseguo, intenzionato a portarlo a uno stato d’ipnosi meno superficiale. Ha gli occhi chiusi ora: il contatto visivo non è più necessario. Mi segue nelle mie suggestioni. Sembra vero. Non ci credo.
“Ora il tuo braccio è completamente insensibile”, gli dico, “ti darò un pizzicotto e tu riderai.” E, pizzicatagli la pelle dell’avambraccio, lo trapasso con un ago (sterilizzato) da parte a parte. Lui scoppia a ridere, ma io non sono ancora soddisfatto: è un attore professionista, tsk. Può simulare lacrime e risa con la stessa disinvoltura… una puntura d’ago non è un dolore intollerabile. Secondo me fa finta.
“Ora sei rigido, sei duro, sei un tronco, sei un albero, sei un olivo secolare, rigido, duro, inamovibile…” Lui s’irrigidisce, le braccia tese lungo i fianchi. Lo sistemo supino a cavallo di due sedie, con la testa su una e i piedi su un’altra. Sulle spalliere. Il corpo, non più sorretto da me e dal mio amico, non s’incurva e rimane sospeso come un ponte. Non sembra una cosa che si può simulare… in fondo, forse è tutto vero e Carlo non sta facendo finta. Meglio esserne sicuri: mi isso e siedo su di lui, che effettivamente mi sostiene come una tavola di legno. Mi trattengo solo pochi secondi e scendo prima di causargli lividi sui punti di contatto del suo corpo con le spalliere non imbottite. Lo faccio tornare morbido e rilassato.
Prima di svegliarlo, gli impartisco una suggestione post-ipnotica: quando dirò una certa parola, anche se lui sarà in stato di veglia, cadrà di nuovo in un sonno profondo, irresistibile, dolce, ristoratore. Senza saperlo, sto facendo come gli hacker che scrivendo programmi o sistemi operativi legittimi, si lasciano una “botola” per rientrare nel sistema in qualsiasi momento. “Ti senti fresco, riposato, tranquillo. Hai dormito 8 ore. Ora batterò le mani e ti sveglierai…” CLAP!
Ho 16 anni.
😀 simpatico!
Non ho capito, è successo davvero?
Tutto vero. L’unica cosa su cui potrei sbagliare è la mia età – ripensandoci, forse ne avevo 17 o addirittura 18.
Nn sai quanto mi piacerebbe fare una cosa del genere…ma da anni…
Purtroppo nn trovo nessuno che lo sappia fare.
Mahhh…l’ipnosi è un rimedio ottimo per guarire da fobie assurde che ti massacrano la vita..
Juan…la fai a che a me???
Baciotti
Fatima
Per guarire dalle fobie assurde ti serve uno psicoterapeuta vero, non un tipaccio che approfitta del tuo stato per infilarti aghi nel braccio o altre cose altrove! O:-)
mi ha sempre spaventato un po’, l’idea.
non credo sarei un buon soggetto.
non se serve essere almeno un po’ “collaborativi”…
A me non ha mai spaventato più di tanto, tranne che non mi andrebbe di essere usato per trucchi da palcoscenico. Da una donna me lo lascerei fare con più fiducia che da un uomo.
METODOLOGIA APPLICATA
L’ipnosi moderna è uno stato modificato di coscienza attraverso il quale il soggetto vive un’esperienza in grado di aumentare la consapevolezza di sé e le risorse più profonde sopite e soffocate da disagi, stress e cattive abitudini.
Unendo l’esperienza fisioterapica alle tecniche dell’Ipnosi Dinamica del Prof. Stefano Spammarelli, nasce l’IPNO KAZZO TERAPIA, ideata dal Dott. Gilberto Della Pereta e’ una tecnica che combinando il corpo, la mente con le proprietà dell’innovativa apparecchiatura biomedicale Kazzitron, è in grado di risolvere i problemi di stress fino ad arrivare alla soluzione delle patologie più complesse.
Sulla base dello stato psicologico del paziente, tramite l’Ipnosi Kazzodinamica, il terapeuta dapprima individua la parti del corpo del paziente da trattare (ué, ué, nun te mettere niente ‘n capa! nun me guardà propio!!) e successivamente applica la terapia con il metodo Kazzitron (che permette di riequilibrare il sistema neurovegetativo) per il tempo necessario affinché il paziente sin dalla prima applicazione possa avvertire un senso di benessere e migliore stato psicofisico.
http://www.I-AM-A-SPAMMER.com
SEDUSEDUTE E APPLICAZIONI
[juanriccio censore antispam, sloggato, modificò leggermente il commento, a futuro monito di tutti gli spammatori. La struttura zoppicante del periodo e le Maiuscole A Spiovere erano presenti nel testo originale.]