Archives for category: tecnologia amica

Splinder chiude. Questo blog migrerà in altro luogo. Per ora continuo su iobloggo,
che non è proprio il massimo – è pieno di pubbblicità e ha un aspetto caotico –
ma rende facile il trasferimento dei post passati.

Per ora il nuovo indirizzo è questo: http://juanriccio.iobloggo.com. Quando
troverò una casa più consona, lascerò scritto il nuovo indirizzo qui – o su
iobloggo, se non sarà possibile scrivere qui.

In ogni caso, rispondo a tutte le mie email: juanriccio (chiocciola) gmail
com
.

 

This hosting service is closing down, so I’m moving. For the time being I’m
going to use iobloggo, which isn’t the best that could be wished for –
way too many ads and a very chaotic layout – but it does make it easy to migrate
older posts at one fell swoop.

The new address is http://juanriccio.iobloggo.com, at least temporarily. When I find a proper new home, I’ll leave a note here with the new address. If I can’t write here, I’ll leave the note on the temporary iobloggo blog.

At any rate, I always answer my email: juanriccio (at) gmail com.

 

このホストがそろそろ閉まるようになったから、
ブログはもう引越しが必要。
新しいURLはhttp://juanriccio.iobloggo.comですが、
つまらないサーバーなんだから、また一回引越ししようと思っています。
二番目の移動したとき、ここで通告しりたいけど
ここで書くことが出来なければ、
iobloggoで通告しておきます。

しかしながら、メールを書いてもらうと、是非返事してあげますので、どうぞ!
juanriccio (at) gmail com.

<!– Le radiazioni nel cervello –>


<IMG
SRC="http://img846.imageshack.us/img846/376/xsjapanmar2011supermark.jpg&quot;
ALT="Supermercato giapponese, marzo 2011"

Ho da fare, ma non posso rifiutare di ascoltare
Youko
su MSN. Youko è una donna ormai matura, d’intelligenza straordinaria ma con lo
sviluppo emotivo di un’adolescente. Ha tanta paura. Lei abita a Tokyo ma suo
padre, morto l’anno scorso, era di Fukushima. Lei manda soldi a Fukushima per i
bambini senza casa, come se fossero i suoi figli. Mi manda foto del suo nuovo
gattino. Lo nutre la vicina che diceva di odiare i gatti. In tutto il Giappone
si propaga un’onda di incredulità e solidarietà.

Mi manda foto fatte al supermercato. La roba da comprare a Tokyo c’è, ma ci
sono cartelli scritti a mano “non più di due litri d’acqua a famiglia; grazie
per la collaborazione”. Il problema è che a Tokyo non c’è acqua potabile – al
supermercato è razionata, e quella nel rubinetto contiene 131I (iodio
radiottivo) oltre ai trialometani cancerogeni di sempre.

Ce l’ha con il suo governo. Dice che “石原はBerlusconiよりばか” – Ishihara (il loro primo ministro) è
più stronzo del signor B.; forse le sostanze radioattive gli sono arrivate fino
alla testa e gli si è fuso il nocciolo del cervello (放射性物質が頭まで入っちゃってmeltdownなの). Replico che più stronzo di
Mr. B. è impossibile, ma forse siamo quasi sugli stessi livelli. Youko ha appena
scoperto che il governo può mentire e lo fa. Non ci aveva mai pensato. Le giunge
come uno shock.

Piange per i moderni martiri che eroicamente si sono sacrificati per
raffreddare i reattori. Alcuni disfattisti dicono che è la fine del Giappone
orientale. Non vuole crederci, ma ha paura di morire.

Le dico che non morirà, non ancora.

Vorrei tanto abbracciare questa donna che non ho mai visto.


Youko:

Youko – frustrazione alla giapponese

Nun’è peccato, con rispetto parlando

Amiche in crisi

Pietre salvavita

<!– Chissà, chissà, chissà –>

Akiko è felice. Ha trovato un amore alla fine ovvio e inevitabile. Sally met
Harry at last. Chissà perché non se n’era mai accorta prima? Forse perché lo
aveva troppo vicino davanti agli naso per guardarlo con il necessario distacco?
Chissà.

Vera non risponde ai miei ormai rari saluti. È assente. Si scopa qualcuno. Si
mostra gelosa – ma di chi poi? Chissà.

Teresa si è offerta esplicitamente dopo esattamente 3 anni che ci siamo
conosciuti. Io implicitamente ho declinato, tentando per giunta di non
offendere. Forse sono troppo un gentleman alle volte; chissà.

L’avvocata comunista è una delle piccole gioie della vita. Gioia virtuale e a
distanza, naturalmente, ma piccole storie crescono; chissà.

Novità interessante 1: La
Cognata
.


La Cognata's recent activity on Facebook (censurato per riservatezza)

Nessuno dei suoi tre nuovi amici sono io, comunque: non abbiamo mai avuto
conversazioni più lunghe di “dov’è il bagno?”. Mi devo attivare presto perché intorno
a lei ci saranno mosconi d’ogni specie. Chissà.

Novità interessante 2: Okoi. L’ho conosciuta un paio di mesi fa. Suonavo a
una festa privata giapponese nell’albergo dove alloggiava. Ci siamo conosciuti e
piaciuti reciprocamente, ma è volata a casa la mattina dopo. Da allora ci
scambiamo messaggi, telefonate, foto. Vuole proprio sistemarsi con me: dice che
i giapponesi non le piacciono. È molto bella. È molto ricca. Non parla una
parola d’inglese – per la precisione, non è in grado di scrivere neanche due
righe comprensibili in altre lingue che il giapponese. A parte questo, che
rientra nella normalità, sembra effettivamente un po’ tonta. Non ho capito se ci
è o ci fa soltanto. Chissà.

<!– Non possiamo, non dobbiamo, non vogliamo –>

Questa non è la solita allumeuse: questa vuole proprio scoparmi di brutto.
Continua serrato il dialogo con la
Gnocca
Caterina
: un messaggio al giorno.
(Puntate precedenti:
1. La bella sconosciuta,
2. Il battesimo,
3. La rivelazione).

È ormai appurato che si tratta
della ex di Fausto; il che,
ahimè, la rende intoccabile.
Sa troppe cose di me: si vede che mi ha puntato e studiato. Ho la sensazione un
po’ fastidiosa che Caterina coltivi il desiderio di mettermi le mani addosso da
un bel po’ di tempo – dai tempi in cui era ancora con Fausto, tanto per dirla
tutta.

Non che a Fausto glie ne freghi poi molto di Caterina: è stato lui stesso
a scrollarsela di dosso nonostante le condizioni fossero davvero il non plus ultra.
Caterina gli aveva proposto “Tu puoi fare quel che vuoi, ma continuiamo a scopare,
ti prego, almeno una o due volte al mese!”
(qualcosa mi dice che Fausto dev’essere un amante memorabile). Fausto aveva ovviamente
accettato questo tipo di accordo (bellaccordo pyaze ankio ankio vojo si si si),
ma ogni volta che lui si accostava a un’altra donna,
Caterina trovava il modo di rompergli le uova nel paniere. Alla fine lui ha dovuto
tagliare nettamente per evitare di trovarsi invischiato in una non-relazione.

Io che delle non-relazioni sono il mago indiscusso, potrei benissimo
palleggiarmi e godermi l’attraente e disinibita Caterina in tutte le modalità
concepibili, ma le mie regole me lo impediscono, sigh.

Le ho chiesto di amiche e mi ha proposto conoscenti meravigliose – fra cui
una che potrebbe davvero essere la donna definitiva per me! – ma
irraggiungibili, al solito. Poi s’è offerta di persona, come prevedevo. Ne ho
parlato con Fausto, ma soltanto di striscio. Sono imbarazzato. Fausto non ha capito
il mio bilico equilibristico, altrimenti avrebbe risposto “vai, fratello, fattela
alla mia salute!”; ma io avrei comunque ignorato la sua benedizione.










(bella questa e fatta qui sicuro si skopa kebello kebello gnikk!)

(No, no, no. Non possiamo. Non dobbiamo. Non vogliamo.)

(ma io posso devo vojo si si vojo vojo parla per te brutto scemo ricchione!)

<!– Capirsi per iscritto –>

Per farsi capire da una donna, di solito bisogna parlare come lei – in modo
obliquo, scivoloso e nebuloso. Illustrerò il concetto con un esempio: la parte
finale del dialogo via email fra il quipresente e una tipa conosciuta tramite un
sito di acchiappanza. Si tratta di una professionista separata fra i
trenta e i quaranta che abita a circa duecento chilometri da me. Dire che è
orrenda sarebbe ingeneroso, ma certo “bella” è inappropriato. Unico punto a
favore: non ha figli. Diciamo che data la simpatia, se ci sa fare e non mi
spaventa Juanito,
forse potrebbe anche risultare viabile.

Sorvolo sui primi messaggi e incomincio da quando ci siamo appena scambiati
le foto.

Ho aggiunto la traduzione da linguaggio obliquo, scivoloso e nebuloso a
diretto, asciutto e chiaro.











<!– Interessante e raggiungibile –>

Email inviata a una ragazza conosciuta in un sito di acchiappanza che
mi ha invischiato in uno scambio di email senza sbocco. Scrive bene. Mi racconta
del suo recente fhednazamemento con uno che è bravissimo, dolcissimo,
tenerissimo e vuole sposarla. Sta facendo tutto lui, ma a lei non importa molto;
anzi, vuole scappare. E che cazzo me le dice a fare tutte ‘ste cose? Non ha
voluto scambiare foto, ma ovviamente dice di essere “carina”. Con rispetto
parlando, andasse affanculo.



<!– La gnocca svelata –>

Forse il mistero della gnocca Caterina s’è risolto. Potrebbe essere la ex del
mio amico Fausto che tenta di
riavvicinarsi all’area di rigore. Non è quella della foto, ma è comunque una
gnocca di tutto rispetto. E fra l’altro, stando alle parole di Fausto, anche
molto porcellina. Inutile dire che con me casca male; ma chissà se ci casco bene
io (parlo di eventuali amiche; non di lei ch’è intoccabile).

La serie di messaggi privati su (s)facebook è continuata senza che io le
abbia concesso l’amicizia.
Gli episodi precedenti sono recenti: si trovano

1. qui
(gnocca su sfacebook – senza nome)
e

2. qui
(gnocca su sfacebook – battezzata)
.








<!– La gnocca Caterina –>

Ho battezzato Gnocca Caterina la misteriosa tipa di (s)Facebook che
sbandierando una foto
da infarto miocardico
mi chiedeva l’amicizia scrivendomi:

Messaggio in inglese fra due italiani? Ha tutta l’aria di spam organizzato.
Incuriosito ma non convinto, rispondevo dubbioso:

Sicuro di non ricevere risposta, ho dormito sonni tranquilli finché
non ho ricevuto un altro messaggio.

Me la gioco? Ho il forte sospetto che appena le concederò l’amicizia
incomincerà a spammarmi l’anima o tenterà di carpire dati personali per sordide
attività promozionali. Beh, però se fosse una vecchia amica che mi ricontatta
(vecchia ma non troppo vecchia anche se magari non proprio mozzafiato
come nella foto) se ne potrebbe parlare. Ho deciso: risponderò a breve. Sono
aperto a suggerimenti sul contenuto della risposta.

<!– Sfacebook e la gnocca sconosciuta –>

Su sfacebook ogni tanto viene fuori qualche tipa da rimanerci secchi di
seghe, come questa gnoccona tale e quale a Catherine Zeta-Jones che or ora mi
chiede l’amicizia. Noto che già tre amici glie l’hanno concessa. E lei a loro
l’ha concessa? M’informerò; se funziona così glie la do anch’io, così poi lei
la dà a me. In fondo cosa mi costa un clic?


Schermata di facebook con gnocca da morire che chiede l'amicizia

<!– Rombo di tuono, muro di carta –>

Il mio giovane allievo ed amico Oliviero sta ancora con la stessa ragazza di
famolo
strano
“.
Le cose vanno bene,
ma ora lei è lontana e non si potranno vedere prima di Natale. Nel frattempo la
vita continua. Oliviero ed io continuiamo a vederci regolarmente, sia di persona
sia elettronicamente. Ogni tanto Oliviero si rivolge a me per un consiglio ma lo
fa sempre per via elettronica, come se si vergognasse a parlare di questi
argomenti quando siamo faccia a faccia.

Oliviero: maestro disturbo?


juanriccio: spara


Oliviero:

una ragazza che scende in portineria con le ciabatte rosa e le pecorelle sopra è coccolosa

un ragazzo che scende in portineria con le ciabatte azzurre e i mufloni sopra è uno sfigato

ho pensato di condividere questa cosa con lei

e sapere se era d’accordo xD


juanriccio: no – disaccordo


Oliviero: come mai?


juanriccio: dentro casa le ciabatte sono lecite

anche a muflone (codicillo B sull’uso dei mufloni)


Oliviero: auahaha


juanriccio: la portineria si può assimilare a dentro casa

quindi …

saranno CAZZACCI SUOI quali ciabatte usa!?


Oliviero: ecco perchè mi sono consultato!!

portineria inclusa in casa mi mancava

spero di non averla offesa/lesa in qualche modo


juanriccio: nient’affatto


Oliviero: quindi il ragazzo con ciabatte mufloniche può essere attraente?


juanriccio: può esserlo se porta i mufloni con disinvoltura e/o spirito.

io come ciabatte uso delle timberland anteguerra – sfondate e bucate


Oliviero: mufloni attraenti

questo rivoluzionerebbe il mio modo di vivere


juanriccio: sei tu l’ammuflonato?


Oliviero: no ma ho vergogna di parecchie cose nei confronti delle donzelle


juanriccio: dubbio, insicurezza

è comune – anche a chi fa lo smargiasso!

just be yourself

sei na bella persona

spiritoso

gentile

intelligente


Oliviero: ma non è quello

mi vergogno di fare i miei bisogni!


juanriccio: beh mica solo tu! :-S

neanch’io farei i fatti miei davanti a una tipa.


Oliviero: si ma io mi vergogno di farli nella mia stanza


juanriccio: non capisco cosa intendi :^)


Oliviero: solo perchè nell’adiacente stanza c’è una bella ragazza


juanriccio: temi i rumori?


Oliviero: esatto


juanriccio: 😀

questo è normalissimo – anzi, è una gag da farsa vanzinesca…


Oliviero: e io non me ne devo vergognare?

devo affrontare la hot chick senza timore?


juanriccio: no, no! evitali i rumori :-$

a meno che lei non superi il tuo livello di decibel


Oliviero: auahaha xD

maestro grazie!



È bello avere degli allievi così.